Cenni storici
sulla Scuola femminile Durazzo
nel quartiere
di Prè (1848-1927)
La Scuola Durazzo nasce nel 1848 per
lascito testamentario di Marcello Durazzo il quale, per assecondare i desideri
e onorare la memoria (oltre alla propria !?!) della moglie Livia De Mari,
destina parte delle proprie rendite alla creazione di una scuola femminile,
con annessa abitazione, per due maestre, nella zona di Prè.
Marcello Durazzo, di nobilissima e altrettanto
ricca famiglia genovese, nasce nel 1790 nel capoluogo ligure e studia nei
più importanti centri culturali della penisola italiana (Pisa, Firenze,
Roma, Venezia, Napoli e Bologna) e a Parigi alla corte napoleonica.
La conoscenza della cultura francese
e la vicinanza, anche politica, al nuovo ordine fanno sì che un
Marcello Durazzo ancora giovane diventi viceprefetto dell’Impero Francese,
prima a Voghera poi a Nizza.
Nel frattanto, è il 1812, sposa
Livia De Mari anch’essa di nobile e ricca famiglia ligure.
L’Impero Francese e le fortune napoleoniche
erano però giunte alla fine, e conseguentemente anche la carriera
politica amministrativa del Durazzo subisce un arresto; ma il nobile genovese,
grazie alla vasta cultura e alle buone capacità “diplomatiche”,
ritrovare un ruolo di prestigio anche nella nuova Genova, ormai sabauda,
“reciclandosi”, fruttuosamente per sè e per gli altri, come animatore
culturale della città.
Marcello Durazzo si dedica alle arti e alle
scienze curando importanti collezioni e iniziative culturali (osservatorio,
orto botanico, ...), arricchendo la Biblioteca Civica, curando restauri
prestigiosi e impegnandosi nelle maggiori istituzioni culturali e formative
della città: l’Accademia Ligustica di Belle Arti e l’Università,
di entrambe raggiungendo massimi vertici.
Nel 1848, il giorno 11 febbraio, Durazzo muore
e lascia per testamento 12.000 franchi ai poveri e destina parte delle
proprie rendite ad opere di beneficenza; tra le varie iniziative finanziate
c’è anche la creazione di una scuola femminile, per fanciulle povere,
da farsi nel quartiere di Prè nel quale entrambe le famiglie, Durazzo
e De Mari, avevano palazzi e interessi.
Nasce così la Scuola Durazzo , è
il 1848.
La scuola Durazzo sorse in via Carlo Alberto,
l’attuale via Gramsci, e fu affidata alla cura della Congregazione delle
Suore della Santa Dorotea, le dorotee, fondata dalla religiosa ligure Paola
Frassinetti.
Nel quartiere di Prè esistevano già
dal Settecento delle scuole gratuite elementari dipendenti dalla parrocchia
di San Sisto e proprio nel palazzo, l’attuale 11 di via Gramsci, già
sede di queste scuole pare abbiamo trovato ospitalità le suore della
prima scuola Durazzo.
Nel 1859 si affiancò alla scuola gratuita
una Scuola Civile a pagamento (la prima per le fanciulle povere, l’altra
come educandato per signorine di agiata condizione) ed entrambe le scuole
furono trasferite nella nuova sede della Durazzo in via Balbi al 30.
La scuola a pagamento ebbe vita parallela
alla Scuola Durazzo fino al 1900, anno nel quale le due esperienze furono
ben distinte anche fisicamente, essendo ospitate in due luoghi diversi,
e seguirono così sorti amministrative differenti.
Entrambe le scuole, e unitamente fino al 1900,
ebbero però vita travagliata fatta di continui spostamenti e aggiustamenti,
se da un lato infatti la continuità educativa e affettiva era garantita
dalla presenza delle Suore Dorotee, d’altro canto le sistemazioni furono
molte e spesso precarie tanto da incidere sull’insieme stesso della continuità
dell’Opera.
Nel 1869, dopo dieci anni di permanenza al
30 di via Balbi, le scuole si trasferirono in un edificio presso la Chiesa
Abbaziale di San Antonio di Prè e lì restarono per un ventennio,
fino al 1888-1889; dopo questa data le scuole trovarono sede nuovamente
in via Balbi, questa volta al 9 interno 2, dove restarono quasi tre anni
fino al 1890-91.
Nel 1891 la Scuola Durazzo cambia nuovamente
sede e fu ospitata nel bel Palazzo Cambiaso in via Lomellini, ma anche
questa sistemazione si rivelò precaria, almeno per uno dei rami
della scuola, e dopo soli altri tre anni, nel 1894, la Scuola Civile a
pagamento si trasferisce nel Palazzo della Meridiana nei pressi di salita
San Francesco.
Nel 1900 le storie della Scuola gratuita e
della Scuola Civile a pagamento si differenziano, come già accennato,
ulteriormente.
La prima, la scuola Durazzo vera e propria quella gratuita per fanciulle
povere, inizia a essere registrate nei documenti della Congregazione con
il nome di “Casa della Visitazione” e trova sede in salita Santa Teresa
presso la Chiesa della Visitazione e lì può restare, finalmente,
per lungo tempo fino al 1927, anno in cui l’esperienza della Scuola Durazzo
(un po’ per i nuovi ordinamenti, un po’ per i mutati scenari sociali, un
po' per ragioni di ordine economico-amministrativo) finisce la sua storia.
Matilde Neirotti, storica e religiosa
della Congregazioni, racconta dell’impegno lungamente profuso per la Scuola
Durazzo delle madri dorotee Arizzoli, Cabras e Figari; nel lavoro della
Neirotti, al quale rimandiamo per approfondimenti, troviamo notizie anche
sull’ultimo ramo della Scuola Durazzo, la Scuola Civile a pagamento, vediamo
cosa scrive in merito:
La scuola civile; col nome di “Casa
del S. Cuore di Gesù” passa in via della Nunziata 18, rimanendovi
per sei anni. Nel 1907 si ha il trasferimento nel Palazzo Podestà
in via Garibaldi 7, dove la scuola raggiunge il massimo della sua fioritura.
Purtroppo la Baronessa Giuseppina Podestà Cataldi, dopo aver fatto
capire che voleva ritornare nel suo palazzo, dà la disdetta per
il 30 giugno 1923, cosicché, già preparate al colpo e da
qualche anno alla ricerca di una soluzione, le Suore costruirono una sede
in proprio, che si realizzò nelle località di via Agostino
Bertani 4 (oggi in questo civico hanno sede gli Assessorati ai Servizi
Sociali e alle Istituzione Scolastiche del Comune di Genova; n.d.r.).
Nell’ottobre 1923 si apre la nuova
casa con 300 alunne iscritte. Il 30 dicembre dello stesso anno viene benedetta
la prima pietra della cappella bizantina dal Vicario Capitolare Mons. Francesco
Canessa e nel tubo metallico viene chiusa una pergamena con dedica
a Gesù Redentore e con domanda di speciale benedizione alla Madonna,
alla Beata Teresa di Lisieux e alla Venerabile Paola Frassinetti.
Purtroppo quella casa durò
solo una decina d’anni perché, per un complesso dolorose di cause
e “soprattutto per misteriosa e imperscrutabile permissione divina”
(la Neirotti riporta la citazione da un anonimo “Cenno storico” depositato
presso l’Archivio provinciale della Casa di Genova, della loro Congregazione;
n.d.r.) si dovette chiudere, ereditando la Casa provinciale di Albaro
gran parte delle opere che ivi si svolgevano.
Con queste brevi note speriamo di aver
fornito un altro tassello alla storia dei servizi sociali e educativi dei
quartieri nei quali operiamo.
Bibliografia:
Farina, G.
Le Opere Pie Michele Gimelli- Marcello Durazzo- Andrea
Podestà
Genova 1908
Masyn, M.M. e Sommariva, M.T.
Memorie intorno alla Venerabile Serva di Dio Paola Frassinetti
ed all’Istituto da Lei fondato
Befani, Roma 1908
Neirotti, M.
Paola Frassinetti a Genova
E.R.G.A., Genova 1984
Roveda, A.
Tra creuze e scheua...pagine di storia dell’educazione
in Liguria
Golden press, Genova 1996
Vigliero, B.M. (a cura di)
Dizionario delle strade di Genova
ECIG, Genova 1986
NOTA: quete pagine sono state pubblicate nel 1998
nell'ambito dei QCS- Quaderni di formazione e riflessione del Centro
Sociale "L’altra strada"
struttura per minori convenzionata con il Comune di Genova
c e c p
casa per l’educazione e la cultura popolare
torna
a principale >> cecp